Il lockdown è stato per Giada Provitali l’occasione per trasformare la sua #immaginazione in realtà, dando forma ai materiali che aveva custodito in attesa di “tempi migliori”
Ho sempre sognato di poter lavorare grazie alla mia creatività e alla mia manualità e durante questo periodo ho avuto l'occasione di dedicarmi totalmente alla cosa che mi piace fare di più: creare.
Il mio progetto si chiama Fashionland e non ha confini!
Creo di tutto, dall'orecchino alle fasce per capelli, dalle maglie ricamate ai cappellini per i bimbi. Mi piace sperimentare e mettermi alla prova con progetti nuovi o anche rinnovare e rendere attuali mode passate.
Da dove è nata l’idea?
Prima del lockdown lavoravo tutto il giorno e il tempo per creare era sempre poco. Creavo bijoux, ma per altri. Avevo tantissime idee che rimanevano lì, in attesa di prendere forma. Compravo il materiale che si accumulava in casa, pian piano, insieme alla mia frustrazione che cresceva di giorno in giorno. Ero stanchissima.
Poi ad un tratto è arrivato il lockdown. Mi sentivo strana, era come stare dentro uno di quei film apocalittici. Mi sono ritrovata chiusa in casa e ho visto la mia occasione: dovevo approfittare del tempo che avevo a disposizione prima di tornare alla mia quotidianità. Era l'occasione giusta per sviluppare le mille idee che mi frullavano in testa da un bel po’.
Cosa ti ha motivato a portare avanti il progetto?
La determinazione. Il mio sogno poteva realizzarsi e mi ci sono aggrappata con tutta me stessa!
Come ti sei sentita?
Carica e felice, e lo sono ancora! Fashionland era il mio sogno nel cassetto e piano piano si sta realizzando.
L'idea c'è sempre stata, ma non avevo il tempo.
Fashionland è un progetto di Giada Provitali
Sognatrice, di notte e di giorno.
Comments